UX Design

Lean UX: cos’è e i vantaggi per l’esperienza utente 

9 Marzo 2023

5 min lettura

Prima di parlare di Lean UX dobbiamo fare due premesse fondamentali. Prima comprendere cosa sia la UX (User Experience) e la UX Design. Successivamente comprendere cosa significa Agile e di cosa si tratta. Perché è doveroso? Perché Lean UX è esattamente un approccio che consiste nel portare i 4 valori chiave della metodologia Agile nel […]

Daniele Lunassi

Prima di parlare di Lean UX dobbiamo fare due premesse fondamentali.

Prima comprendere cosa sia la UX (User Experience) e la UX Design.

Successivamente comprendere cosa significa Agile e di cosa si tratta.

Perché è doveroso?

Perché Lean UX è esattamente un approccio che consiste nel portare i 4 valori chiave della metodologia Agile nel processo di product design.

Cosa intendiamo con UX: UX sta per User Experience, ed abbraccia tantissime aree del design, come l’interaction design, architettura dell’informazione, user interface design, CRO, user research, e tante altre. Puoi approfondire meglio in questo nostro articolo dedicato.

Cosa intendiamo con Agile: Agile è una filosofia di sviluppo dei prodotti che si concentra sulla flessibilità, sulla collaborazione e sulla creazione incrementale (step by step) del prodotto. Le metodologie Agile più note includono Scrum, Kanban, Lean ma ci sono anche altre metodologie che seguono i principi e i valori dell’Agile. (come il nostro Eye Studios Design Loop)

Cosa intendiamo con Lean: La metodologia Lean è stata teorizzata meglio da Eric Ries con il suo approccio Lean Startup. Questo metodo utilizza un feedback loop “build-measure-learn” per minimizzare il rischio quando si lanciano nuovi prodotti digitali.

I team costruiscono così MVP (una sorta di versione più semplice ma efficiente del prodotto) per uscire sul mercato ed imparare il prima possibile dagli utenti.

Ora come per magia…

Mettiamo insieme questi 3 mondi e scopriamo la metodologia Lean UX!

Cos’è la Lean UX?

Come accennato poco prima, con Lean UX si intende un approccio dinamico al product design ed alla progettazione della UX, che permette di dare vita a prodotti e servizi in modo collaborativo e rapido.

Questo abbraccia i 3 mondi che abbiamo visto nell’introduzione, con l’obiettivo di creare un ambiente di condivisione attorno al design della UX, formare ipotesi da testare, condividere ciò che si impara e crescere di conseguenza.

Quando nasce la lean ux?

La Lean UX è nata nel 2011, quando Jeff Gothelf, designer e sviluppatore di prodotti digitali, ha pubblicato il libro “Lean UX: Applying Lean Principles to Improve User Experience”.

In questo libro, Gothelf ha applicato i principi del Lean Startup alla progettazione dell’esperienza utente, proponendo un nuovo approccio basato sulla rapidità, sulla collaborazione e sul feedback continuo.

Tuttavia, i principi alla base della Lean UX erano già stati introdotti in precedenza da altri autori e teorici, come Eric Ries, autore del libro “The Lean Startup”, che ha proposto una metodologia per lo sviluppo di prodotti basata sull’apprendimento continuo e sull’iterazione rapida.

Inoltre, la Lean UX ha preso spunto anche dai principi del Lean Manufacturing, sviluppati dalla Toyota negli anni ’50, che mirano a eliminare lo spreco e a migliorare continuamente i processi produttivi.

I 6 principi cardine della lean UX 

Adesso è arrivato il momento di approfondire i principi cardine di questa metodologia, così tu anche tu puoi applicarli nel tuo processo di design.

Iniziamo!

1. Suddividi il lavoro per mitigare il rischio

Prendendo spunto dal Lean Manufacturing di Toyota che abbiamo visto poco fa, questo principio ricorda di suddividere il lavoro in porzioni (in gergo tecnico chiamate batches).

Nel design consiste nel concentrarsi step by step sullo sulle aree utili per portare avanti quella specifica fase del lavoro.

Ad esempio, il nostro team suddivide i progetti che segue un blocchi di lavoro di 2/3 settimane, durante le quali vengono progettate solo alcune aree dell’app o del prodotto che si sta realizzando.

Durante questo periodo si tengono diversi incontri di aggiornamento e validazione insieme al cliente, e poi si passa al blocco di lavoro successivo.

Così si minimizza il rischio di “buttare nel cestino” ore di lavoro, e si va più veloci.

2. Continua ricerca (ux research)

Il secondo principio tratta della ricerca. La UX Research ricopre un ruolo chiave nei processi di design, perché si tratta di quella fase in cui i designer devono raccogliere dati dal mercato e dagli utenti finali per comprendere meglio i loro problemi e bisogni.

Questo principio ci dice anche altro però: di non fermarci mai.

Pianificare durante tutto il processo di Design, diversi momenti di raccolta dati qualitativi e quantitativi, con l’obiettivo di capire Cosa fanno gli utenti e Perché lo fanno.

Quindi fare ricerca regolarmente è la chiave per poter validare le idee, capire cosa che funziona cosa non, e migliorare l’esperienza di conseguenza.

3. GOOB: vai là fuori a scoprire

Questo principio inizi con l’acronimo GOOB che, coniato da Steve Blank (professore della Standofrd) sta per “getting out of the building”.

Potremmo tradurlo con “vai la fuori e sperimenta”.

Questo nasce dalla sua concezione in cui, dopo ore ed ore passate nelle aziende, ha capito che spendere le giornate in riunione non ti fa scoprire cosa i tuoi utenti voglio veramente.

Allora “getting out of the building” vuole in realtà dire “vai a scoprire cosa i tuoi clienti vogliono, sperimenta ed impara in fretta”.

Magari, cerca di farlo prima di avere speso mesi (o peggio ancora, anni) immaginando cosa “secondo te” avrebbe funzionamento meglio per il mercato.

4. Non tenerti tutto dentro

Il quarto principio è forse il più importante per costruire un processo condiviso ed aperto a tutto il team

Questo principio del Lean UX ci dice che non dobbiamo tenere tutto nella nostra mente (o nel desktop del nostro computer) ma di condividerlo con gli altri.

I team usano lavagne (fisiche o digitali), post-it, si scambiano idee in rapidi meeting settimanali.

Questo permette di contaminarsi a vicenda e di trovare aree di miglioramento.

5. Analizza i dati, anche tanto

Abbiamo visto nel principio numero 2 come la ricerca sia parte fondamentale di un processo efficiente i design.

Non devi però dimenticarti una cosa: tanta ricerca produce tanti dati.

E questi vanno analizzati, proprio come spieghiamo nel nostro corso UX Research Pro.

C’è più valore a creare la prima versione di un prodotto, che spendere mezza giornata in una sala riunioni a parlarne.

Le risposte alle domande più difficili che il team e l’azienda hanno davanti, non verranno fuori da una riunione ma sarà solo il mercato ad avere l’ultima parola.

6. Funziona se porta risultati

La metodologia Lean UX sposta la concentrazione dal produrre output di design, al concentrarsi sui risultati.

Alla fine se ci pensi, l’obiettivo finale di un buon design qual è?

Risolvere i problemi dell’utente e portare valore a quest’ultimo e all’azienda.

Allora il design ha successo quando “funziona”.

Ecco perché le aziende ed i team dovrebbero concentrarsi sulle funzionalità che portano maggior valore all’utenti finale.

I vantaggi della lean UX

La Lean UX offre numerosi vantaggi rispetto ad altri approcci tradizionali alla progettazione dell’esperienza utente.

Ecco alcuni dei principali vantaggi della Lean UX:

Rapidità: la Lean UX permette di progettare e testare idee in modo rapido ed economico, grazie all’uso di prototipi e test iterativi.

Questo consente di ottenere feedback rapidi e di apportare le modifiche necessarie in modo tempestivo.

Efficienza: la Lean UX si concentra sull’eliminazione dello spreco di tempo e risorse e sull’ottimizzazione dei processi di progettazione, riducendo al minimo il tempo e le risorse necessarie per sviluppare un prodotto o un servizio.

Flessibilità: la Lean UX è basata su un approccio collaborativo e flessibile, che consente di apportare modifiche al design in base al feedback del cliente o alle nuove informazioni disponibili, senza dover ripartire da zero.

Maggiore coinvolgimento del cliente: la Lean UX si concentra sull’ottenimento di feedback frequenti e continui dal cliente, attraverso l’uso di prototipi e test.

Questo consente di comprendere meglio le esigenze e le aspettative del cliente e di soddisfarle in modo più efficace.

Minore rischio, più successo: la Lean UX permette di sviluppare prodotti o servizi che rispondono in modo più efficace alle esigenze del cliente, riducendo il rischio di fallimento sul mercato.

Conclusioni

Come promesso, abbiamo visto cosa vuol dire Lean UX e come implementarla nel tuo lavoro grazie ai suoi principi cardine.

Se hai bisogno di un supporto con il tuo prodotto digitale, puoi contattarci oppure approfondire e migliorare le sue competenze nei nostri corsi di formazione.


Daniele Lunassi

Design Lead

Su di me:

freccia arancione che indica il titolo della sezione

Mettiamoci al lavoro

Hai un’idea pazzesca?Trasformiamola in realtà.

Prenota una call con il team

Diventa la persona più
informata sul design

Più di 15 mila iscritti alla newsletter che in soli
10minuti a settimana si aggiornano con
tante novità e consigli sul mondo della UX/UI
design e product design. Non male, vero?