UX Research
UX research: cos’è e come funziona
23 Giugno 2023
•
14 min lettura
Quante volte hai sentito nominare le parole User Research (o UX Research)? O quante volte avresti voluto applicarla ma non sapevi esattamente in che modo e come ti avrebbe aiutato? Non devi più preoccuparti, perché grazie a questo articolo vogliamo spiegarti di cosa si tratta e come può essere applicata nei processi di progettazione. Iniziamo […]
Quante volte hai sentito nominare le parole User Research (o UX Research)? O quante volte avresti voluto applicarla ma non sapevi esattamente in che modo e come ti avrebbe aiutato?
Non devi più preoccuparti, perché grazie a questo articolo vogliamo spiegarti di cosa si tratta e come può essere applicata nei processi di progettazione.
Iniziamo col dire che, uno dei primi step nella progettazione di un nuovo prodotto o servizio, o nel miglioramento della UX (User Experience) di un prodotto già esistente, è sicuramente quello di pensare agli utenti finali chiedendoci:
- Chi sono i nostri utenti?
- Da dove vengono?
- Cosa e perché lo vogliono?
- In che modo il nostro prodotto può aiutarli?
- Quale problema vivono?
Ecco, la UX Research si occupa proprio di questo, ovvero cercare di rispondere ad una serie di domande mettendo in primo piano sempre l’utente.
Infatti, come vedremo tra poco nel dettaglio, la UX Research si concentra sull’acquisizione di informazioni che permettono di avere una piena comprensione degli utenti, delle loro esigenze ed esperienze al fine di guidare il processo di progettazione.
La UX Research svolge un ruolo importante nell’intero processo di progettazione di un prodotto, che va dalla fase iniziale di scoperta, fino alla fase di progettazione e iterazione successiva
Inoltre, è un processo fondamentale per riuscire a sviluppare prodotti e servizi di successo che soddisfino le esigenze degli utenti.
All’interno di questo articolo scoprirai cosa è la UX Research, come farla in base alle diverse fasi del processo, fino ad arrivare all’analisi dei dati e alle responsabilità dello UX Researcher.
Cos’è la UX research?
La UX Research è uno studio che si occupa di studiare e comprendere il comportamento, le esigenze, le preferenze e le problematiche degli utenti al fine di migliorare l’esperienza che essi vivono durante l’interazione con un prodotto, servizio o sistema.
E più in generale, la UX Research supporta gli UX Researcher o i designer in modo che essi abbiano insight e informazioni il più concrete e chiare possibili per poter realizzare progetti migliori.
Ma in che modo supporta i designer durante il processo di progettazione?
La risposta è abbastanza semplice!
Infatti, la UX Research propone diversi strumenti e metodi per raccogliere dati e informazioni sulle persone coinvolte nell’utilizzo di un determinato prodotto o servizio.
Questo perché, come è stato detto in precedenza, l’obiettivo principale della UX Research è quello di avere una comprensione approfondita degli utenti e di tutte le informazioni relative ad essi in modo da poter progettare soluzioni intuitive, efficaci ed efficienti.
In poche parole, la UX Research ci aiuta a comprendere e creare empatia con gli utenti per progettare delle soluzioni che le persone desiderano veramente.
Ecco, adesso sicuramente ti starai chiedendo che ruolo ha la UX Research nel processo.
Ti rispondo subito!
Nel processo di UX design, la UX research ha un ruolo importantissimo in quanto, essendo incentrata sull’utente, fornisce informazioni fondamentali per prendere decisioni che guidino la progettazione e che soddisfino le esigenze degli utenti.
I suoi risultati infatti, contribuiscono a identificare e valutare le soluzioni esistenti per generare successivamente nuove idee che apportino miglioramenti sostanziali all’attuale esperienza.
É importante specificare, che la UX Research è una fase progettuale che può essere effettuata in qualsiasi momento del processo di progettazione.
Inoltre, si tratta di un processo iterativo che, se svolto, favorisce una migliore interazione e una maggiore fidelizzazione degli utenti.
Ricordati che la UX Research è più di un semplice step nel processo di progettazione. La UX Research in un progetto di UX deve essere svolta continuamente, sia che si stiano progettando nuovi prodotti sia che si stia iterando su prodotti già esistenti.
Tipologie di approcci nella UX Research
Abbiamo capito in generale di cosa si tratta la UX Research, ed è arrivato il momento di andare ancora più nel dettaglio cercando di comprendere quali sono i diversi approcci esistenti.
La UX Research, o Ricerca sull’esperienza utente, può assumere forme diverse. La principale suddivisione che viene fatta è tra qualitativa e quantitativa. Vediamole nel dettaglio:
- Ricerca qualitativa nella UX Research si basa sulla raccolta e interpretazione di dati non numerici e, tramite utilizzo di strumenti quali interviste, focus group, osservazione degli utenti, si concentra sulla comprensione delle percezioni degli utenti e la motivazione dietro determinati comportamenti. Si occupa di esplorare e comprendere il contesto in cui gli utenti usufruiscono di un prodotto o servizio, oltre che comprendere bisogni, motivazioni, emozioni che influiscono sulle loro esperienze.
Attraverso una serie di strumenti, gli utenti vengono incoraggiati a condividere le loro esperienze e i dati ricavati, vengono successivamente analizzati e tradotti in modo da identificare modelli e insight significativi che guidano il processo di progettazione.
La ricerca qualitativa nella UX Research viene utilizzata per scoprire nuove opportunità di design, identificare problemi, valutare gli impatti di un prodotto o servizio nei confronti degli utenti, e richiede una grande attenzione, in quanto non essendo dati numerici, le nostre opinioni potrebbero influenzare i risultati e le interpretazioni.
- Ricerca quantitativa nella UX Research, invece, si basa sulla raccolta e sull’analisi di dati numerici e misurabili. Questa tipologia di ricerca si concentra principalmente sull’ottenimento di dati che siano oggettivi e statistici, consentendo in tal modo di formulare ipotesi e conclusioni basate su evidenze numeriche. La ricerca quantitativa ha l’obiettivo di raccogliere dati su larga scala sfruttando metodi più strutturati rispetto alla ricerca qualitativa.
Come accennato, l’obiettivo principale della ricerca quantitativa nella UX Research è quello di fornire dati oggettivi per comprendere il comportamento degli utenti e riuscendo così a identificare modelli e trend all’interno di un gruppo di utenti di grandi dimensioni.
Di solito questa tipologia di ricerca, oltre a raccogliere dati misurabili su ciò che fanno gli utenti, è utile per verificare le ipotesi che si sono sviluppate nella ricerca qualitativa svolta in precedenza.
In sintesi, la ricerca quantitativa si occupa di raccogliere dati numerici per valutare l’usabilità, misurare il successo di un’interfaccia e fornire dati oggettivi che aiutano a prendere decisioni per una migliore esperienza utente.
È importante precisare che per quanto la ricerca quantitativa riesca a raggiungere un grande numero di persone, i dati quantitativi da soli non bastano a formulare insight più profondi e umani. Per questo motivo è fondamentale avere una combinazione di strumenti nel piano di ricerca.
La distinzione appena spiegata è solo quella più comune e più conosciuta in ambito di UX Research. Ma se dovessimo andare nel profondo, troviamo un’altra importante distinzione tra gli approcci: l’approccio attitudinale e l’approccio comportamentale.
- Approccio attitudinale: racchiude tutti quegli strumenti che si basano sull’ascolto degli utenti, come ad esempio le interviste o i sondaggi. Con questo approccio, gli utenti che partecipano allo studio esprimono agli UX Researcher cosa pensano e i dati che emergono riflettono le percezioni e le aspettative che vengono dichiarate dalle persone.
Dobbiamo specificare che le persone, essendo incapaci di prevedere il proprio comportamento, fanno difficoltà a esporre le loro percezioni.
Per questo motivo, i dati attitudinali richiedono un’attenta interpretazione.
- Approccio comportamentale: fanno parte gli strumenti che hanno l’obiettivo di studiare le azioni degli utenti attraverso studi di osservazione. Con questa tipologia di approccio gli UX Researcher, invece di chiedere ed ascoltare le informazioni, osservano il comportamento degli utenti direttamente sul campo o durante i test di prototipi e prodotti.
E quando applicare le diverse forme di ricerca?
Innanzitutto, bisogna capire quali strumenti di UX Research si adattano maggiormente alle necessità del progetto.
Di solito, quando si pianifica la fase di UX Research, bisogna pensare ad una combinazione di strumenti, sia di origine qualitativa sia di origine quantitativa, compresa una combinazione di approcci comportamentali e attitudinali.
Alcuni strumenti possono essere più indicati di altri per tanti motivi: in base all’obiettivo di ricerca, al tempo a disposizione, al tipo di prodotto o servizio o anche in base alle informazioni che vuoi scoprire. Ma solo con una combinazione di strumenti, si ottiene una visione più completa e approfondita di un problema.
Come fare UX research
Abbiamo ripetuto più volte che il processo di UX Research è fondamentale per comprendere le esigenze degli utenti e migliorare l’esperienza di un prodotto o servizio.
Ma prima di iniziare questo processo è fondamentale definire obiettivi, considerazioni e attività da poter svolgere per riuscire ad avere una User Experience Research di successo.
Per definire tutte queste informazioni puoi creare un piano di ricerca, ovvero un documento in cui delineare gli scopi della ricerca e del progetto, gli obiettivi e di conseguenza tutte le attività da condurre.
Questo documento consente al team di progetto, ma anche ai vari stakeholder, di avere una panoramica di chi, cosa, quando, perché e come deve essere svolta una User Experience Research.
La documentazione che si creerà è il punto di riferimento durante tutto il processo di UX Research, da consultare quando necessario e che aiuta gli UX Researcher o il team di ricerca a rimanere focalizzati negli scopi e obiettivi che sono stati definiti all’inizio.
Per questo motivo, è utile definire anche gli strumenti e i metodi che si pensa siano utili da svolgere durante il processo di User Experience Research.
Per identificare al meglio i tuoi obiettivi di ricerca e capire come svolgere la tua UX research devi imparare a porti una serie di domande. Eccone alcune:
- Cosa voglio sapere?
Questa domanda è la prima domanda che devi porti e ti aiuterà a pensare ad una serie di informazioni degli utenti, come: cosa motiva gli utenti? Come si comportano? Quali sono i punti deboli nel loro flusso?
- Cosa non so?
So che è difficile e probabilmente non puoi rispondere con certezza a questa domanda. Ma riflettici, perché potrebbe aiutarti a identificare lacune che non avevi considerato.
- A che punto sono nel processo di progettazione del prodotto?
La risposta a questa domanda ti aiuterà a capire a che punto del processo di trovi, in modo da chiederti quali informazioni vuoi sapere o quali attività devono essere svolte in base alla fase progettuale.
- Quali sono i risultati attesi della User Experience Research?
Cerca di pensare a che tipo di insight ti aspetti di raccogliere o a quali risultati vuoi arrivare alla fine del processo. Può essere utile chiedersi: Quali risultati mi aspetto di avere affinché la ricerca possa essere considerata conclusa?
Se durante la fase di UX Research, inizi a porti queste domande, sicuramente sarà più semplice ottenere un progetto di successo!
Le fasi della UX research
Una delle domande che si sentono più spesso è: Ma quando devo fare UX Research?
La verità è che si dovrebbe sempre fare ricerca. Infatti è consigliato fare ricerca in qualsiasi momento del processo di progettazione tu ti trovi, in quanto i diversi metodi di Ricerca UX possono contribuire ad una migliore crescita del prodotto, tenendo sempre a mente i bisogni degli utenti. Ovviamente prima svolgi la UX Research e maggiore sarà l’impatto in positivo che avrai nel tuo progetto.
Inoltre, la maggior parte delle persone pensa che la ricerca debba essere svolta esclusivamente all’inizio di un progetto.
Beh, non è proprio così!
Sicuramente, la fase con un maggiore impatto è all’inizio di un progetto, ma è bene risparmiare un pò di budget per svolgere la ricerca UX, anche se in quantità inferiore, nelle varie fasi successive.
Infatti, se si svolge la UX Research in tutte le fasi, si tende ad aumentare il valore del nostro prodotto. Perché? Semplicemente perché ci sono sempre informazioni utili da imparare e tenere in considerazione per ottenere un prodotto che riesce a soddisfare le esigenze degli utenti.
Prima di scoprire come viene applicata la UX Research nei diversi momenti del processo di UX, devi assolutamente sapere che l’ASCOLTO è una parte fondamentale di tutto il ciclo di ricerca.
Solo ascoltando gli utenti puoi comprendere i problemi esistenti e cercarne di nuovi.
Questo ti permetterà di avere dati da analizzare e di monitorare eventuali informazioni che emergono.
Adesso vediamo insieme come approcciarsi alla UX Research in base al momento del processo di progettazione:
- Fase di scoperta;
- Fase di progettazione;
- Fase di valutazione.
Fase di scoperta
La fase di scoperta o discovery è la fase iniziale di un processo di progettazione UX, che consiste nell’individuare il problema e analizzare il contesto, in modo da avere un quadro più completo per lo UX Researcher o UX designer che ci sta lavorando. L’obiettivo principale di questa fase è quello di ottenere più informazioni possibili sugli utenti, sulle loro esigenze e sul contesto in cui essi operano.
In questa fase, gli UX Researcher conducono diverse attività per acquisire tali informazioni che serviranno successivamente a guidare il processo progettuale.
I metodi su cui gli UX Researcher si basano sono principalmente quelli che aiutano a capire gli utenti, i loro interessi, come pensano, cosa motiva il loro comportamento e il perché delle loro scelte.
Di solito, i dati che vengono raccolti in questa prima fase di ricerca sono importanti per generare idee e scoprire opportunità utili a soddisfare esigenze reali e specifiche.
Alcune delle attività e degli strumenti che possono essere utilizzati durante la fase di scoperta sono:
- Interviste: sono uno dei metodi più potenti per scoprire le informazioni dalle persone. Le interviste, che possono essere sia singole che di gruppo, implicano parlare con i partecipanti e porre una serie di domande per conoscere abitudini, pensieri, convinzioni, bisogni, obiettivi. Quest’attività permette di avere una comprensione approfondita delle esperienze degli utenti.
- Ricerca sul campo: prevede l’osservazione dei partecipanti in contesti naturali. In questa attività, gli UX Researcher osservano direttamente gli utenti che utilizzano il prodotto o servizio nell’ambiente d’origine. In questo modo si avrà una comprensione più olistica dei loro bisogni.
- Focus group: coinvolge un gruppo di partecipanti che discutono insieme sull’argomento di interesse per la ricerca. Questo metodo può essere utile per avere una visione generale del target di riferimento, in quanto viene utilizzato per esplorare ciò che le persone pensano, come si sentono e cosa percepiscono.
Queste attività sono solo alcune di quelle esistenti. In questa fase cerca di capire quali sono i valori, i punti di forza e di debolezza che percepiscono i tuoi utenti!
Fase di progettazione
Durante la fase di progettazione è il momento di utilizzare tutte le informazioni che sono state raccolte nella fase di discovery o fino a quel momento per condurre la fase di ideazione, creazione e iterazione del design di un prodotto.
Se presente una netta distinzione di ruoli tra UX designer e UX researcher, questo è lo step in cui le due figure collaborano strettamente per trasformare gli insights emersi in soluzioni concrete e che soddisfino le esigenze degli utenti.
Nella fase di progettazione, ci sono diversi metodi di UX Research che possono essere utilizzati al fine di ideare, valutare o migliorare il design delle soluzioni proposte.
Vediamo insieme alcune attività che possono essere svolte:
- User personas: ovvero rappresentazioni sintetiche di utenti, basate sulle informazioni che sono state raccolte nella prima fase di UX Research. Questo strumento dà la possibilità di sintetizzare caratteristiche comportamentali, bisogni e obiettivi specifici. Inoltre, sono importantissime nella fase di progettazione, in quanto supporta il team nel comprendere meglio utenti e a prendere decisioni ragionate.
- User stories: sono brevi frasi che descrivono le caratteristiche specifiche che un prodotto deve avere o che un utente deve compiere. Vengono utilizzate nella fase di progettazione per concentrarsi sugli obiettivi degli utenti e sulle attività che desiderano svolgere. Tale metodo di UX Research, fornisce un quadro completo degli obiettivi degli utenti al fine di guidare i designer durante la progettazione del prodotto.
- Card sorting: è un metodo che permette agli utenti di organizzare e categorizzare le informazioni in modo ottimale per loro. Partendo da un insieme di carte, sono gli utenti stessi a raggrupparli in categorie secondo un determinato criterio. Il card sorting è importante nella fase di progettazione perché aiuta a comprendere come gli utenti organizzano mentalmente le informazioni. Tali insights guidano la progettazione verso un prodotto più intuitivo per loro.
Tra gli altri metodi di UX Research che possono essere utilizzati in questa fase troviamo: test di usabilità, A/B tests, Interviste agli utenti, osservazioni sul campo.
Come nelle altre fasi di processo progettuale, gli strumenti devono essere scelti in base al nostro obiettivo e alle informazioni che vogliamo ottenere.
Fase di valutazione
La fase di valutazione si concentra principalmente sulla valutazione dell’usabilità e dell’efficacia di un prodotto o un’interfaccia.
Durante questa fase di progetto, l’obiettivo principale è quello di convalidare i concetti che sono stati sviluppati in precedenza e testare i prototipi in modo da sapere se il nostro prodotto è sulla strada giusta oppure no.
Inoltre, è una fase molto importante perché aiuta a identificare problemi, punti di forza e aree di miglioramento per ottimizzare l’esperienza utente.
In questa fase, gli UX Researcher o chi conduce la UX Research utilizza metodi valutativi sia qualitativi sia quantitativi che rispondono all’usabilità di un prodotto.
Mentre i dati che vengono raccolti aiutano a convalidare la direzione del design e consentono al team di progettazione di avere feedback dagli utenti.
L’applicazione della UX Research nella fase di valutazione consente al team di concentrarsi sui problemi di usabilità identificati dalla ricerca UX, eseguendo diverse iterazione finchè non si raggiunge l’efficacia del prodotto.
Ecco alcune attività che si possono svolgere nella fase di valutazione:
- Test di usabilità: è uno dei metodi più comuni usati nella fase di valutazione. Tale attività consiste nel coinvolgere gli utenti, i quali pensano a voce alta mentre cercano di portare a termine le attività che sono state richieste dallo UX Researcher che conduce la sessione. Durante il test, lo UX Researcher osserva i comportamenti, le difficoltà che l’utente incontra e le reazioni che emergono. I test di usabilità permettono di identificare aree di miglioramento del prodotto.
- Sondaggi: è un’attività che permette di raccogliere dati dagli utenti attraverso un questionario. Durante la fase di valutazione, è possibile creare un sondaggio per comprendere per esempio la soddisfazione degli utenti, raccogliendo in tal modo feedback e opinioni sull’esperienza complessiva del prodotto.
- Test A/B: indispensabile se si ha bisogno di sapere quale versione del nostro prodotto funziona meglio. Infatti questo strumento serve proprio a questo: riuscire a definire quale prodotto è più apprezzato dagli utenti finali.
Ovviamente esistono altri metodi da poter utilizzare nella fase valutativa, come Heatmap analytics, Card sorting, User Group. Identifica quale metodo è più adatto al tuo scopo!
Riassumendo, applicare la UX Research nella fase di valutazione garantisce che il prodotto finale sia efficace ed efficiente per gli utilizzatori finali.
Come analizzare i risultati della UX research
L’analisi dei risultati della UX Research è una fase cruciale nel processo di UX e consiste nella classificazione, organizzazione e trasformazione dei dati raccolti in informazioni utili alla progettazione. Infatti, è da questo che si ottengono insight significativi per le fasi successive.
Poiché i dati raccolti possono essere interpretati in tantissimi modi, è compito dello UX Researcher o di chi conduce le ricerche decidere come analizzare i dati, cercando di essere il più obiettivi possibili senza farsi condizionare da pensieri personali.
I metodi utilizzati per analizzare le informazioni dipenderanno dagli strumenti che sono stati utilizzati per la raccolta. Ma possiamo sintetizzare alcuni step fondamentali e in comune per analizzare i risultati della UX Research:
- Organizzazione dei dati: prima di iniziare l’analisi, è importante sistemare e rivedere i dati raccolti durante la ricerca, assicurandoci di avere un sistema di dati ordinato che ci permette di consultarli facilmente durante l’intero processo di progettazione.
- Categorizzazione dei dati: consiste nel catalogare e categorizzare i dati identificando modelli, tendenze o aspetti significativi che sono emersi ripetutamente nella ricerca. Questo passaggio aiuta ad ottenere una visione più strutturata e ad identificare i principali fattori che influenzano l’esperienza utente.
- Sintesi dei dati: dopo aver categorizzato le informazioni, possono essere sintetizzate in ulteriori categorie, che ci permettono di avere una visione più concisa delle principali scoperte. Ad esempio, si possono creare categorie come “bisogni degli utenti”, “sfide e frustrazioni” o “aspetti positivi” per strutturare le informazioni.
- Generazione di insights: dai un significato ai dati che sono emersi e genera insights progettuali. Gli insights sono le conclusioni che emergono dall’analisi dei dati raccolti nella UX Research. La generazione di queste intuizioni sono fondamentali per guidare il processo e per prendere decisioni progettuali.
- Documentazione dei risultati: per documentare i risultati di ricerca ci sono tanti metodi: puoi creare un report, una presentazione o anche un excel che riassume i principali punti emersi. Questa documentazione è utile che sia condivisa con il team di progetto, gli stakeholder o altre figure al fine di allineare tutti sulle informazioni emerse.
Devi ricordarti che, così come l’applicazione dei metodi di UX Research, anche l’analisi dei suoi risultati è un processo iterativo, che richiede interpretazione e comprensione delle informazioni adottando un approccio flessibile e sistemico, in modo da ottenere un quadro completo degli utenti.
Cosa fa lo UX researcher?
Uno UX Researcher utilizza vari strumenti e metodi per l’analisi di ricerca qualitativa e quantitativa al fine di ottenere informazioni sugli utenti che utilizzeranno il prodotto.
Ogni UX Researcher ha tantissime responsabilità, tra cui:
- Discutere gli obiettivi con i vari stakeholder;
- Progettare un piano di ricerca;
- Creare e sviluppare i metodi identificati nel piano di ricerca, compreso il reclutamento dei partecipanti;
- Raccogliere e analizzare i dati.
Lo UX Researcher non è per forza un designer.
Questa figura ha il dovere di sintetizzare i dati, fornire insight e presentare le scoperte al team di progetto non solo attraverso presentazioni, ma anche con Personas, Journey Map e tutti quegli strumenti che aiutano il team a comprendere per chi si sta progettando.
Di solito, gli UX Researcher sono specializzati a conoscere e acquisire informazioni sugli utenti che utilizzeranno un prodotto o servizio e sono coinvolti maggiormente nelle prime fasi del processo di progettazione.
Infatti, è nelle prime fasi di progetto che lo UX Researcher conduce un’analisi molto più approfondita sugli utenti, ma questo non vuol dire, come abbiamo spiegato in precedenza, che non possano intraprendere percorsi di ricerca anche durante tutto il processo di progettazione.
Infatti, consultare lo UX Researcher durante l’intero processo può garantire sicuramente una migliore progettazione dell’esperienza utente, assicurandosi che gli UX designer seguano la strada giusta.
Inoltre, gli UX Researcher possono essere consultati durante o dopo l’implementazione dei progetti, in quanto avranno il compito di vedere e osservare come gli utenti si sentono e se le esigenze sono state soddisfatte con successo.
Differenza tra UX Researcher e UX Designer
Se ti stai chiedendo quindi, qual’è la differenza tra UX Researcher e UX Designer, non ti preoccupare te la spieghiamo noi!
Iniziamo col dire che gli UX Designer spesso sono responsabili anche della UX Research, ed è per questo motivo che a volte si crea confusione tra i ruoli.
Ma andando nel profondo di queste due figure, mentre gli UX designer hanno il compito di completare le varie parti del processo di UX, gli UX Researcher sono specializzati principalmente nella ricerca sugli utenti.
Al giorno d’oggi, ci sono ancora alcune aziende in cui il dipartimento di UX non ha uno UX Researcher specializzato esclusivamente nella ricerca, di conseguenza è lo UX designer che si dovrà occupare di svolgere la UX Research.
Bisogna tenere in considerazione che, sebbene lo UX Researcher e lo UX designer lavorino a stretto contatto, il lavoro e le responsabilità dello UX Researcher si focalizzeranno nella prima parte del progetto e in tutte quelle fasi in cui è prevista o necessaria una ricerca sugli utenti, mentre lo UX designer entra in gioco nel momento in cui i risultati della ricerca UX sono analizzati in modo da passare a quella che è la progettazione vera e propria.
Conclusioni
In sintesi, hai scoperto cos’è la UX Research e come può aiutarti a progettare prodotti e servizi di successo, in grado di soddisfare le esigenze degli utenti.
Se hai bisogno di un supporto con il tuo prodotto digitale, puoi contattarci oppure approfondire e migliorare le sue competenze nei nostri corsi di formazione.
Francesca De Rosas
UX Researcher