UX Research
Usability Testing: come testare e migliorare il design
22 Dicembre 2024
•
15 min lettura
Lo usability testing è uno degli strumenti più potenti per valutare e migliorare il design di un prodotto digitale. Si tratta di un processo strutturato in cui gli utenti interagiscono con un’interfaccia, un sito web, o un’applicazione. L’obiettivo principale del test di usabilità è identificare ostacoli, confusione o difficoltà che potrebbero compromettere l’esperienza utente del […]
Lo usability testing è uno degli strumenti più potenti per valutare e migliorare il design di un prodotto digitale. Si tratta di un processo strutturato in cui gli utenti interagiscono con un’interfaccia, un sito web, o un’applicazione.
L’obiettivo principale del test di usabilità è identificare ostacoli, confusione o difficoltà che potrebbero compromettere l’esperienza utente del prodotto testato.
A differenza di altre tecniche, lo usability test non si basa su supposizioni o ipotesi, bensì pone al centro l’utente reale, permettendo di comprendere cosa funziona e cosa no.
Nel corso di questo articolo, approfondiremo ogni aspetto dello usability testing, a partire dalla sua definizione e dai suoi obiettivi principali. Analizzeremo perché è un elemento cruciale per migliorare la soddisfazione degli utenti, esaminando i benefici pratici e le diverse tipologie esistenti.
Se vuoi scoprire come il test di usabilità può trasformare il tuo design e creare una UX straordinaria, sei nel posto giusto!
Cos’è l’Usability Testing?
Lo usability testing è una metodologia di ricerca che permette di analizzare come gli utenti interagiscono con un prodotto o servizio.
Nella pratica, si tratta di osservare utenti reali mentre completano task specifici, raccogliendo dati che aiutano a comprendere cosa funziona e cosa deve essere migliorato.
Gli obiettivi principali del condurre i test di usabilità sono:
- Verificare l’efficacia: determinare se gli utenti riescono a raggiungere i propri obiettivi utilizzando il prodotto di test.
- Valutare l’efficienza: misurare quanto tempo e sforzo sono necessari per completare un’attività.
- Misurare la soddisfazione: capire quanto l’esperienza complessiva sia intuitiva e appagante per gli utenti.
Lo svolgimento dei test di usabilità permette di identificare problemi del prodotto che altrimenti potresti trascurare. Chiedendo agli utenti reali di completare una serie di task si possono identificare potenziali problematiche e aree di miglioramento.
Lo usability testing non è solo un’opzione per grandi aziende: è una pratica importante per qualsiasi team di design che desidera creare prodotti soddisfacenti per le persone.
Perché è Importante l’Usability Testing?
Lo usability test è una pratica essenziale per qualsiasi progetto di design. Questa tipologia di test può portare ad una serie di benefici tangibili che influiscono direttamente sulla qualità del prodotto e sul suo successo nel mercato.
Se non sei ancora convinto dell’importanza dei test di usabilità, pensa che anche i migliori UX designer non possono progettare un’esperienza perfetta senza iterare il design secondo le osservazioni degli utenti reali.
Perché?
Semplice! Perché lo UX designer non è l’utente finale.
Ci sono tantissime variabili da tenere in considerazione nella progettazione di un’interfaccia e, l’unico modo per ottenere una UX ottimale è testarla.
Ecco alcuni vantaggi dello usability testing:
- Riduzione dei costi di sviluppo. Identificare problemi di usabilità nelle fasi iniziali del progetto aiuta a prevenire modifiche costose in futuro. Correggere un errore di design prima del lancio è molto meno dispendioso rispetto a intervenire su un prodotto già presente sul mercato, evitando potenziali perdite di clienti dovute a esperienze negative.
- Miglioramento dell’esperienza utente. Un’interfaccia intuitiva, efficace ed efficiente rende il prodotto più piacevole da utilizzare. Gli insight ottenuti durante i test di usabilità permettono di garantire che il design risponda realmente alle esigenze degli utenti.
- Aumento della soddisfazione degli utenti. Quando un prodotto è facile da usare, gli utenti sono più soddisfatti e inclini a riutilizzarlo o a consigliarlo ad altri. Lo usability testing aiuta a creare esperienze che non solo soddisfano le aspettative, ma generano un impatto positivo sulla percezione del brand.
- Vantaggio competitivo. Un prodotto che offre una UX efficace si distingue nel mercato attirando più utenti e fidelizzandoli. Investire nei test di usabilità è quindi una strategia che migliora il design e la reputazione del brand, posizionandolo come leader di settore.
Tipologie di Usability Testing
Non esiste un unico approccio per condurre gli usability testing. Ci sono diverse tipologie di usability testing che si adattano a contesti e obiettivi specifici.
Comprendere le differenze tra le diverse tipologie di usability testing è fondamentale per riuscire a scegliere il tipo di test più efficace in base alle esigenze del progetto.
Usability Testing moderato vs. non moderato
I test di usabilità moderati e non moderati sono due approcci diversi della UX Research. Entrambi i metodi hanno vantaggi e limitazioni, ed è importante comprenderne le differenze per scegliere quello più adatto alle necessità del progetto.
Test di usabilità moderato: un moderatore guida i partecipanti attraverso delle task precedentemente definite. Le attività del moderatore sono quelle di porre le domande, offrire chiarimenti, osservare i comportamenti e raccogliere feedback.
I vantaggi dello usability testing moderato sono:
- Permette di fare domande di follow-up e di approfondire il perché dei comportamenti degli utenti.
- Il moderatore può adattare le domande in base alle risposte o alle difficoltà del partecipante.
- Consente di instaurare un dialogo diretto con l’utente, aumentando la comprensione dei problemi.
Gli svantaggi dello usability testing moderato sono:
- Richiede più risorse, tempo e budget per condurre i test.
- C’è il rischio di influenzare inconsciamente il partecipante con il tono o il modo di porre domande.
Il test di usabilità moderato è particolarmente utile nelle fasi iniziali di progettazione, quando si vogliono raccogliere insight dettagliati o testare nuove funzionalità o flussi.
Testing Non Moderato: non prevedono un moderatore. I partecipanti completano le attività in modo autonomo, utilizzando strumenti che permettono di registrare le loro azioni e risposte.
I vantaggi dello usability testing non moderato sono:
- Più economico e veloce, poiché non richiede la presenza di un moderatore.
- Scalabile: consente di coinvolgere molti partecipanti in poco tempo.
- I partecipanti si sentono più liberi e non osservati, riducendo l’effetto del bias del moderatore.
Gli svantaggi dello usability testing non moderato sono:
- Mancanza di supporto in caso di dubbi o difficoltà da parte del partecipante.
- Fornisce meno insight qualitativi rispetto al testing moderato.
- Difficoltà a comprendere il contesto o le motivazioni dietro certe azioni degli utenti.
Lo usability testing non moderato è indicato nelle fasi più avanzate per validare il design su larga scala, testare la funzionalità di specifici task o raccogliere dati quantitativi sui comportamenti degli utenti.
Non c’è una tipologia di usability testing migliore dell’altra, la decisione dipende dagli obiettivi del test.
Testing Remoto vs. In Loco
Oltre che moderati e non moderati, gli usability testing possono essere suddivisi in usability testing da remoto e in loro. A seconda del tipo di prodotto che si vuole testare e dagli obiettivi di UX Research, si può scegliere tra i due.
Usability testing da Remoto: possono essere moderati e non moderati. Si svolgono tramite strumenti digitali online che consentono agli utenti di condividere i propri schermi oppure registrare le attività che vengono fatte nell’interazione con il prodotto.
I vantaggi dello usability testing da remoto sono:
- Permette di coinvolgere utenti da diverse località geografiche, aumentando la rappresentatività del campione. Risparmio di tempo e costi.
- Gli utenti si trovano in un contesto familiare, riducendo lo stress e favorendo un comportamento più autentico.
- Adatto sia agli usability testing moderati che non moderati, con strumenti che consentono la registrazione di sessioni per analisi successive.
Gli svantaggi dello usability testing da remoto sono:
- Problemi di connessione o mancanza di familiarità con gli strumenti digitali possono interferire con il test e non si può intervenire fisicamente per risolvere problemi tecnici.
- I feedback basati sul linguaggio corporeo o sul contesto circostante possono andare persi.
Usability testing in loco: vengono svolti fisicamente in una location specifica che può essere un laboratorio, nell’ufficio del cliente o in altro spazio predefinito.
I vantaggi dello usability testing in loco sono:
- Lo UX Researcher può osservare da vicino il comportamento degli utenti, cogliendo segnali non verbali e interazioni contestuali.
- Gli utenti ricevono assistenza diretta in caso di problemi tecnici o difficoltà con le attività.
Gli svantaggi dello usability testing in loco sono:
- Richiede risorse per organizzare la location, coordinare i partecipanti e gestire gli spostamenti.
- Gli utenti disponibili a partecipare in loco potrebbero non essere rappresentativi del target generale.
- L’ambiente controllato potrebbe mettere gli utenti a disagio, influenzando i loro comportamenti.
Molti ricercatori optano per la ricerca a distanza, tuttavia i testi di usabilità in loco possono essere necessari per prodotti che richiedono considerazioni sulla sicurezza, supervisione durante l’uso o test fisici.
Altri metodi specifici
Oltre ai test di usabilità più tradizionali, esistono metodologie specifiche che aiutano i team di progettazione a ottenere insight mirati su determinati aspetti dell’esperienza utente. I più comuni sono il card sorting, il first-click testing, l’A/B testing e il comparative testing.
Card Sorting è una tecnica utilizzata per strutturare e organizzare le informazioni in un prodotto digitale. Durante questo test, gli utenti classificano concetti o elementi in categorie, spesso etichettandole in modo autonomo (open card sorting) o scegliendo da categorie predefinite (closed card sorting). Può essere utile nelle prime fasi di progettazione di un’interfaccia, per definire la struttura del menu o migliorare la navigazione.
First-Click Testing misura l’efficacia delle scelte di design osservando dove gli utenti cliccano per la prima volta quando cercano di completare un’attività. Questo metodo aiuta a verificare se il percorso d’uso previsto è chiaro e intuitivo. Si può usare durante la progettazione di layout o flussi di navigazione per assicurarsi che i punti di ingresso siano evidenti.
A/B Testing confronta due o più varianti di un design per determinare quale performa meglio in termini di metriche specifiche, come il tasso di conversione, il click-through rate o il tempo di completamento. Utile dopo il lancio di un prodotto o in una fase avanzata di sviluppo, per ottimizzare i dettagli.
Comparative Testing mette a confronto due o più prodotti, versioni o prototipi per identificare quale offre l’esperienza utente migliore. Questo metodo aiuta a scegliere tra diverse opzioni di design basandosi sui feedback degli utenti. Da utilizzare nelle fasi di iterazione, per confrontare prototipi o analizzare come il tuo prodotto si posiziona rispetto alla concorrenza.
Processo di Usability Testing
Per condurre test di usabilità efficaci, è fondamentale seguire un processo strutturato. Questo garantisce che ogni fase venga gestita con cura, massimizzando la qualità dei dati raccolti e fornendo insight utili per migliorare il design.
Di seguito, esploriamo le principali fasi del processo.
Pianificazione e Obiettivi
La pianificazione è il cuore di ogni test di usabilità. Senza una chiara definizione degli obiettivi, i risultati rischiano di essere vaghi o difficili da interpretare.
In questa fase devi delineare perché stai conducendo la ricerca e cosa stai cercando di ottenere.
Ecco cosa fare per pianificare uno usability test di successo:
- Definire gli obiettivi: Prima di iniziare, identifica cosa vuoi scoprire. Ad esempio, vuoi valutare l’efficacia di un nuovo design? Oppure vuoi scoprire perché gli utenti abbandonano un determinato flusso?
Alcune domande che possono guidarti sono:
- Gli utenti riescono a completare le attività principali?
- Quanto tempo impiegano per portare a termine un compito?
- Quali difficoltà incontrano durante la navigazione?
- La nuova interfaccia è più intuitiva rispetto alla precedente?
- Quali sono i punti di frustrazione o confusione nel flusso?
Per definire gli obiettivi puoi utilizzare la metodologia SMART (Specifici, Misurabili, Accessibili, Rilevanti, Temporali).
- Identificare il pubblico target: Chiarisci chi sono i tuoi utenti. Se hai già sviluppato delle personas, queste saranno la base per definire i criteri di selezione dei tuoi partecipanti allo usability testing.
Se il tuo prodotto è destinato a un pubblico specifico, assicurati che il test di usabilità coinvolga persone rappresentative di quella categoria.
- Definire il metodo di testing: Abbiamo visto in precedenza che esistono diverse tipologia di usability testing. Scegli tra test moderati o non moderati, remoti o in loco, in base al contesto, alle risorse e agli obiettivi.
Una pianificazione dettagliata evita errori durante l’esecuzione e migliora la qualità dei risultati.
Reclutamento dei partecipanti
Il reclutamento dei partecipanti è molto importante per assicurarti che i dati raccolti siano rappresentativi del tuo pubblico reale.
Se sbagli la selezione dei partecipanti ai test di usabilità, rischi che anche le informazioni raccolte non siano rilevanti ai fini della ricerca.
- Chi coinvolgere? Cerca partecipanti che rappresentino i tuoi utenti target.
- Quantità di partecipanti: Secondo Jakob Nielsen, 5 utenti ben scelti possono identificare fino all’85% dei problemi di usabilità. Tuttavia, per test più complessi o con molteplici segmenti di utenti, potrebbe essere necessario un campione più ampio.
- Dove trovarli? Per reclutare i partecipanti per gli usability testing ci sono diversi modi:
- Puoi avere accesso ad un database di utenti che utilizzano il prodotto. In questo caso puoi attingere da questa risorsa.
- Esistono piattaforme dedicate esclusivamente al reclutamento (es. UserTesting). Ti sarà fornita una lista di utenti in base alle tue necessità.
- Altrimenti, puoi attingere da community online esistenti.
Un modo per incentivare la partecipazione degli utenti alle sessioni di usability testing, può essere offrire ricompense come buoni regalo o sconti.
- Evitare bias: Non coinvolgere persone che conoscono troppo bene il prodotto o che non appartengono al target di riferimento. Non limitarti a un gruppo troppo omogeneo di utenti, per evitare di trascurare diversi punti di vista.
Reclutare partecipanti adeguati garantisce che i dati siano affidabili e utili per il miglioramento del design.
Creazione degli scenari di Test
Gli scenari degli usability testing sono fondamentali per valutare come gli utenti interagiscono con il prodotto in contesti realistici.
Le caratteristiche per la creazione degli scenari di test sono:
- Riflettere il comportamento reale: Gli scenari devono simulare situazioni reali che gli utenti affrontano quotidianamente. Considera gli obiettivi e le azioni tipiche degli utenti e crea compiti che simulano situazioni reali.
- Evitare di influenzare gli utenti: Le istruzioni devono essere neutrali, evitando suggerimenti impliciti su cosa fare.
- Definire task chiari e specifici: Assicurati che ogni task abbia un obiettivo misurabile, come completare un acquisto, trovare un’informazione o registrarsi a un servizio.
Definisci le task in modo che gli utenti sappiano esattamente cosa fare. Evita domande vaghe o ambigue che potrebbero confondere gli utenti durante il test.
- Considerare diverse difficoltà: Prepara task di vario livello per valutare sia le interazioni semplici che quelle più complesse. Identifica le aree che potrebbero presentare maggiori sfide o che sono state oggetto di modifiche recenti e assicurati che i compiti coprano tali aspetti.
Prima di condurre il test di usabilità, testa con i tuoi colleghi i task in modo da verificare che siano chiari, pertinenti e raggiungibili. Durante lo usability testing adattali in base al contesto e a come sta andando la sessione.
Esecuzione del Test
L’esecuzione del test è il momento in cui raccogli i dati. Invita i partecipanti a partecipare alle sessioni di usability testing. Se lo svolgi da remoto, assicurati in anticipo che possano condividere lo schermo e che non ci siano dati sensibili.
Prima di iniziare, spiega l’obiettivo del test e fornisci istruzioni chiare su come sarà strutturata la sessione. Durante le sessioni devi:
- Osservare attentamente: Durante i test moderati, un moderatore osserva il comportamento degli utenti, annotando difficoltà, commenti e reazioni non verbali. Non intervenire se non per chiarire domande, incoraggiare l’utente a esprimere i propri pensieri a voce alta (metodo think aloud) o per chiedere approfondimenti.
- Strumenti di registrazione: Usa tool per registrare schermo, audio e video. Questo ti permette di analizzare i dettagli successivamente e condividerli con il team.
- Raccogliere feedback: Alla fine del test, includi domande aperte o richieste di feedback per consentire agli utenti di condividere le loro impressioni, le difficoltà incontrate e le loro opinioni sulle funzionalità testate. Dopo aver completato i compiti assegnati, potresti chiedere agli utenti di esplorare liberamente altre funzionalità o aree del prodotto.
Domande come “Cosa hai trovato più difficile?” o “Cosa ti è piaciuto di più?” possono fornire insight preziosi.
- Mantenere un’atmosfera rilassata: Assicurati che i partecipanti si sentano a proprio agio. Puoi ricordare ai partecipanti del test di usabilità stai testando il design del prodotto e non le loro capacità.
Analisi e report dei risultati
L’ultima fase del processo è analizzare i dati raccolti e trasformarli in insight attuabili.
Dopo aver completato le sessioni di usability testing devi:
- Organizzare i dati: Esamina sia i dati quantitativi che qualitativi. Se necessario, riguarda le registrazioni e rivedi appunti e feedback dei partecipanti.
Il metodo più semplice per organizzare i dati può essere quello di annotare ogni singolo problema insieme a una descrizione del punto in cui si è verificato, di come si è verificato e dell’attività che l’utente stava eseguendo.
- Identificare i problemi principali: Non tutti i problemi scoperti durante i test di usabilità sono ugualmente importanti. Classifica i problemi di usabilità in base alla loro gravità e priorità. Questo li renderà più attuabili e ti aiuterà a classificare i problemi che devi gestire per primi.
Ad esempio, un problema che impedisce agli utenti di completare un task essenziale dovrebbe essere risolto per primo.
- Sintetizzare gli insight: Non è necessario riportare tutte le informazioni che hai scoperto! Riassumi le principali scoperte in un report chiaro e visivo, includendo screenshot, video clip e dati numerici per supportare le tue conclusioni.
- Fornire raccomandazioni: Ogni problema identificato dovrebbe essere accompagnato da suggerimenti concreti su come risolverlo. Questo step faciliterà il lavoro dei designer durante la progettazione.
- Presentare i risultati al team: L’obiettivo degli usability testing è quello di creare un prodotto che gli utenti utilizzaranno. Per questo motivo, è molto importante condividere il report con designer, sviluppatori e stakeholder, assicurandoti che tutti comprendano i problemi e le priorità.
Un’analisi approfondita garantisce che i risultati dei test di usabilità portino a miglioramenti concreti nel prodotto.
Metriche di Usability Testing
Le metriche di usability testing sono strumenti fondamentali per misurare l’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione dell’utente nell’interazione con un prodotto o servizio.
Se vuoi approfondire come misurare la User Experience di un prodotto, puoi leggere la nostra guida gratuita sulle UX KPI
Esistono due principali categorie di metriche: quantitative e qualitative, che spesso vengono utilizzate insieme per offrire un quadro completo delle performance del prodotto.
Metriche Quantitative
- Tasso di successo: Indica la percentuale di partecipanti che riescono a completare un’attività specifica con successo. Puoi chiederti: In un dato scenario, l’utente è stato in grado di completare la task assegnata?
Per esempio, se 8 utenti su 10 completano con successo la registrazione a un sito, il tasso di successo sarà dell’80%.
Un basso tasso di successo suggerisce problemi di usabilità che impediscono agli utenti di raggiungere i loro obiettivi.
- Tempo necessario per completare un task: Misura il tempo medio che un utente impiega per completare un’attività. Puoi chiederti: Quanto tempo ha impiegato l’utente per completare il compito?
Per esempio, se un processo di checkout richiede più tempo del previsto, potrebbe indicare un design complesso o poco intuitivo.
Task più rapidi e fluidi migliorano l’efficienza percepita dell’interfaccia e la soddisfazione dell’utente.
- Tasso di errori: Calcola la frequenza con cui gli utenti commettono errori durante un’attività. Puoi chiederti: Quali errori hanno fatto inciampare di più gli utenti?
Gli errori possono essere critici quando impediscono ad un utente di completare il compito, non critici quando durante lo svolgimento del compito l’efficienza è bassa.
Per esempio, se 3 utenti su 10 cliccano sul pulsante sbagliato durante un processo, significa che il flusso potrebbe generare confusione.
Un alto tasso di errori segnala problematiche nel design dell’interfaccia o nella chiarezza delle istruzioni.
- Task abbandonati: sono il numero di utenti che interrompono l’attività senza completarla.
Per esempio, se un utente abbandona il carrello prima del pagamento indica una frizione critica nel processo.
Metriche Qualitative
Le metriche qualitative forniscono dati più interpretativi, danno voce diretta agli utenti e permettono di comprendere le loro percezioni, emozioni e difficoltà.
Sebbene meno oggettive delle metriche quantitative, offrono un contesto fondamentale per capire il perché dietro i numeri. Le principali metriche qualitative sono:
- Feedback verbale e osservazioni: Durante il test di usabilità, gli utenti forniscono commenti spontanei che possono rivelare punti di frustrazione o aspetti apprezzati.
Per esempio, un utente potrebbe dire “Non riesco a capire dove devo cliccare” durante un flusso di registrazione.
- Difficoltà percepita: Attraverso domande mirate o scale qualitative (es. Quanto è stato difficile questo compito?), puoi misurare la percezione soggettiva dell’usabilità.
- Reazioni emotive: Le emozioni osservate durante il test (es. frustrazione, sorpresa, soddisfazione) offrono indizi preziosi. Tecniche come il Think Aloud (pensare ad alta voce) aiutano a far emergere questi insight.
Strumenti di valutazione
Oltre alle metriche qualitative e quantitative, esistono strumenti e scale standardizzate che facilitano la raccolta e l’analisi delle metriche di usabilità. Tra i più diffusi troviamo System Usability Scale (SUS) e Net Promoter Score (NPS).
- System Usability Scale (SUS) è un questionario composto da 10 affermazioni che misurano la percezione dell’usabilità di un sistema. Gli utenti esprimono il loro accordo/disaccordo su una scala Likert da 1 a 5.
I vantaggi di questo strumento sono:
- Rapido da somministrare e semplice da analizzare.
- Fornisce un punteggio numerico che consente confronti immediati (range da 0 a 100).
Un punteggio SUS superiore a 68 indica un usabilità sopra la media.
- Net Promoter Score (NPS) misura la probabilità che un utente consigli il prodotto ad altri, attraverso una domanda chiave:
“Su una scala da 0 a 10, quanto è probabile che tu consigli il prodotto a un amico o collega?”
La classificazione è:
- 0-6: Detrattori (insoddisfatti).
- 7-8: Passivi (neutri).
- 9-10: Promotori (entusiasti).
La formula è: NPS=%Promotori−%Detrattori
Il vantaggio principale è che offre un’indicazione chiara della soddisfazione e della fedeltà degli utenti.
- Scale di difficoltà e soddisfazione: oltre agli strumenti elencati, puoi utilizzare scale più semplici per misurare:
- Soddisfazione: Quanto sei soddisfatto dell’esperienza? (1-5).
- Difficoltà percepita: Quanto hai trovato difficile completare questo task?
Le metriche quantitative, qualitative e gli strumenti standardizzati sono complementari e offrono un quadro completo dell’usabilità di un prodotto.
Strumenti e tecnologie per l’Usability Testing
Per condurre test di usabilità efficaci, è essenziale disporre degli strumenti e delle tecnologie giuste. Esistono i principali strumenti gratuiti e a pagamento:
Lookback
- versione gratuita: Offre funzionalità di base per la registrazione e l’osservazione delle sessioni utente, sia da remoto che in presenza.
- versione a pagamento: Consente di registrare sessioni live e interagire con gli utenti durante i test. Offre funzionalità avanzate come la condivisione di insight con il team.
Hotjar
- versione gratuita: Strumento eccellente per analizzare mappe di calore e registrazioni utente. Nella versione gratuita consente di raccogliere dati qualitativi limitati.
- versione a pagamento: Con il piano a pagamento puoi accedere a report dettagliati, analizzare il comportamento degli utenti su larga scala e integrare i dati con altre piattaforme di analisi.
Maze
- versione gratuita: Perfetto per prototipi rapidi e test di navigazione. Con il piano gratuito puoi eseguire test su scala ridotta per raccogliere feedback iniziali.
- versione a pagamento: Con l’integrazione a pagamento, puoi eseguire test su prototipi interattivi e raccogliere dati avanzati direttamente su Maze.
Optimal Workshop
- piano gratuito: Offre strumenti come il card sorting e il tree testing per migliorare l’architettura delle informazioni. La versione gratuita ha alcune restrizioni sul numero di partecipanti.
- piano premium: Accesso illimitato a strumenti per card sorting, tree testing e altre analisi avanzate per ottimizzare la struttura delle informazioni.
UserTesting
versione a pagamento: Una delle piattaforme più complete per condurre usability test remoti con un ampio database di partecipanti. Include funzionalità avanzate come l’analisi automatica e la registrazione video.
Quando Fare Usability Testing?
Lo usability testing è uno strumento flessibile che può essere utilizzato in diverse fasi del ciclo di vita di un prodotto. La sua efficacia dipende dal momento in cui viene eseguito.
- Prima della Progettazione: Effettuare test di usabilità prima di iniziare la progettazione è un modo efficace per definire le basi del progetto. Questa fase si concentra sulla raccolta di dati e insight relativi agli utenti e al contesto d’uso, e ti permette di identificare esigenze, aspettative e punti critici degli utenti in anticipo.
Il vantaggio principale di condurre usability testing in questa fase è che riduce il rischio di progettare soluzioni non allineate con le reali necessità dell’utente.
- Durante lo sviluppo del prototipo: Testare durante la fase di prototipazione è fondamentale per identificare problemi di usabilità quando è ancora facile e poco costoso intervenire. Puoi utilizzare sia prototipo a bassa fedeltà (sketch e wireframe) sia ad alta fedeltà (prototipi interattivi).
Svolgere usability testing in questa fase, permette di risolvere problematiche di usabilità prima che il prodotto venga sviluppato,ottimizzando tempo e risorse.
- Prima del Lancio del prodotto: Testare prima del lancio ufficiale è l’ultimo passaggio per assicurarsi che il prodotto sia pronto per il mercato e soddisfi le aspettative degli utenti.
Il vantaggio dello usability testing in questa fase è che garantisce che il prodotto lanciato risponda alle necessità degli utenti e offra un’esperienza di qualità.
- A intervalli regolari dopo il lancio: Il testing di usabilità non deve fermarsi con il lancio del prodotto. Effettuare test regolari permette di mantenere un prodotto aggiornato e di adattarlo ai cambiamenti nei comportamenti e nelle esigenze degli utenti.
Lo usability testing adesso consente di migliorare il prodotto nel tempo, mantenendo alta la soddisfazione degli utenti e il vantaggio competitivo sul mercato.
Conclusione
Lo Usability Testing non è solo una fase del processo di design, ma un elemento fondamentale per garantire che un prodotto o servizio risponda realmente alle esigenze degli utenti.
In questo articolo abbiamo esplorato:
- Cos’è l’usability testing, perché è essenziale e i benefici chiave che porta.
- Le diverse tipologie di usability testing e le loro applicazioni nei vari contesti.
- Un processo strutturato per condurre test efficaci ed i momenti strategici in cui integrare il testing nel ciclo di vita del prodotto.
- Le principali metriche per valutare l’usabilità e gli strumenti che facilitano il test.
Lo usability testing non deve essere visto come un’attività occasionale, ma come una pratica iterativa che accompagna l’intero processo di sviluppo.
Se ancora non hai integrato il test di usabilità nel tuo processo di design, ora è il momento di iniziare: coinvolgi i tuoi utenti nelle fasi chiave del progetto e fai della ricerca un pilastro per decisioni basate su dati concreti.
Francesca De Rosas
UX Researcher